Il libro di cui voglio parlarvi oggi è la nuova opera di Gabriele Moroni, giornalista e scrittore, già autore di “Le Bestie di Satana. Voci dall’incubo” (2006). È di nuovo di sette che Moroni torna a parlare, partendo proprio dalle Bestie di Satana e dal suo incontro con Michele, il padre di Fabio Tollis, una delle vittime del gruppo di assassini seriali e satanisti che colpirono nella provincia di Varese tra il 1998 e il 2004. Quattro le vittime accertate, 18 quelle sospettate.
Ma questo non è il classico libro sulle sette, dove si analizzano profili di autore e vittima, si discutono evidenze o teorie sociologiche. Si tratta di un libro fatto di voci e racconti. Parlano gli addetti alle indagini, chi le indagini le ha seguite e raccontate al pubblico, parlano i familiari e i sopravvissuti. È un libro che vuole far riflettere in maniera profonda su un fenomeno fin troppo “spettacolarizzato” ma di cui si perde il nocciolo della questione: la fragilità dell’essere umano che, se manipolato, può diventare tanto vittima quanto complice o carnefice. Non c’è mai una solo punto di vista, in queste storie, ma una visione di insieme sul mondo del settarismo.
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