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Una petizione perché il Comune realizzi un monumento al signore de La Palice, morto nella battaglia combattuta sotto le mura di Pavia il 25 febbraio 1525. La raccolta di firme è stata promossa dall’associazione culturale “Liutprand”, fondata oltre vent’anni fa. “La figura di La Palice – dice Alberto Arecchi, architetto e storico pavese, presidente del ‘Liuprand’ – è un monumento alla tautologia. Nello stesso tempo è un modo per sdrammatizzare la guerra. Se Pavia è celebre all’estero, lo si deve anche a lui. In Francia il nome ‘Pavia’ viene subito associato a La Palice e a quella battaglia che per i francesi si risolse in un massacro, soprattutto dopo che re Francesco I era caduto prigioniero. Ne rimasero sul campo 6mila o forse 10mila, cadde quasi tutta la nobiltà di Francia”.